BRINDISI 72100

Street Art EXPERIENCE: Creatività, storia e appartenenza tra le scuole I.C. Bozzano Marzabotto e I.C. Santa Chiara Marco Pacuvio con Maximiliano Penido Montero


Quando l’arte incontra la scuola, nascono esperienze che lasciano il segno.

In un crescendo di colori, pennelli e ricerca, si è concluso il laboratorio Street Art EXPERIENCE, che ha coinvolto le scuole IC Bozzano Centro Marzabotto e IC Santa Chiara Media Marco Pacuvio, guidato con passione e maestria dall’artista Maximiliano Penido Montero, esperto in arti plastiche, scultura e scenografia.

Il progetto ha trasformato non solo i muri e le porte delle scuole, ma soprattutto lo spirito degli studenti, offrendo un percorso completo fatto di espressione, conoscenza, identità e benessere.


Un viaggio nel tempo… attraverso la comunicazione

Abbiamo lavorato svolgendo una ricerca approfondita su tutti i mezzi di comunicazione dal XIX secolo al XXII, immaginando anche il futuro.” – racconta Montero.

Gli studenti sono stati guidati in una vera esplorazione tra epoche e stili, iniziando da antichi telefoni rotanti fino a immaginare tecnologie ancora inesistenti. Hanno analizzato, disegnato, progettato e infine dipinto… ma sempre con un occhio attento alla continuità visiva e concettuale.


Dall’idea alla parete: una sinergia vincente

Nel plesso di Marzabotto, il murale dedicato ad Einstein – già presente grazie a un progetto precedente – è stato armoniosamente integrato con nuove opere: “Abbiamo fatto tutto un percorso visivo per darle continuità e integrarla a ciò che già era fatto”, spiega l’artista.

Il lavoro è stato frutto di una collaborazione trasversale tra l’artista, la referente scolastica, la docente-architetta Anna Maria Simeone e altri insegnanti coinvolti. L’obiettivo? Collegare passato e futuro attraverso l’arte e stimolare nei ragazzi un senso più profondo di identità scolastica.


Quando la scuola diventa casa: appartenenza e motivazione

Uno degli aspetti più toccanti del progetto è stato il forte coinvolgimento degli alunni, tanto che molti di loro hanno continuato a frequentare il laboratorio anche dopo la fine delle lezioni scolastiche.

Quasi tutta la classe ha continuato a venire per dipingere, volevano davvero far parte di questo progetto. Era qualcosa di più della semplice arte: era appartenenza.

Questo dimostra come l’arte possa trasformare gli spazi scolastici in luoghi vivi, condivisi e curati, accendendo nei ragazzi il desiderio di partecipare, contribuire e custodire il proprio ambiente.


Anche al Pacuvio, arte e relazione

Nell’IC Santa Chiara – Scuola Media Marco Pacuvio, il laboratorio ha preso una piega più redazionale e riflessiva, ma non meno potente: “Lì abbiamo lavorato molto sulla relazione, su come trovare cose belle dentro di sé per stare meglio con l’altro e con l’ambiente.

Due classi coinvolte, ognuna con caratteristiche diverse, ma entrambe unite da un obiettivo comune: esprimersi, condividere, collaborare. Non era solo una questione di pittura, ma di costruzione di un linguaggio comune.


Arte come processo, non solo risultato

Uno degli insegnamenti più forti che Montero ha voluto trasmettere è che l’arte non è solo quello che rimane sul muro. È la ricerca, il confronto, l’ascolto, la frustrazione e la tolleranza.

Con 30 ragazzi non tutti potevano dipingere direttamente sul murale. Ma abbiamo lavorato su bozze, disegni, tipografie, e tutto questo ha un enorme valore. Quello che non resta sul muro, resta nella loro memoria psicofisica.


Tecniche per il benessere interiore

Maximiliano ha anche portato nel laboratorio strumenti per il benessere mentale ed emotivo: esercizi di respirazione, ascolto profondo, momenti di silenzio e condivisione.

Ho insegnato ai ragazzi come rilassarsi, come abbassare lo stress nei momenti difficili. Hanno apprezzato tantissimo questi strumenti.

In questo modo, il progetto ha avuto una forte componente educativa trasversale, lavorando non solo su abilità artistiche ma anche su aspetti legati all’intelligenza emotiva e alla consapevolezza personale.


Un progetto che continua…

Il lavoro svolto è stato così apprezzato che la scuola ha già espresso il desiderio di continuare l’anno prossimo, magari decorando un altro piano dell’edificio con la stessa modalità partecipativa.

La dirigente e i docenti erano molto motivati. Tutti hanno collaborato, è stata una vera alleanza educativa.

Un ringraziamento speciale va anche alla Cooperativa Socioculturale che ha reso possibile tutto questo, offrendo non solo l’opportunità concreta a Maximiliano Penido Montero di trasmettere le sue competenze artistiche ed educative, ma soprattutto ai ragazzi di partecipare a un laboratorio gratuito, inclusivo e profondamente trasformativo. Grazie al sostegno della Cooperativa, l’arte è riuscita a fiorire dentro e fuori le mura scolastiche, dando spazio a emozioni, relazioni e bellezza condivisa.


Highlights del progetto:

  • 🎨 Murales integrati con opere esistenti (Einstein) e continuità cromatica.
  • 🧠 Ricerca storica e visiva sulle comunicazioni dal XIX al XXI secolo.
  • 👥 Collaborazione tra scuola, studenti, docenti e artista.
  • 💛 Sviluppo di senso di appartenenza e identità scolastica.
  • 🧘‍♂️ Educazione al benessere attraverso tecniche di respirazione e ascolto.
  • ✍️ Approfondimento grafico con studio delle tipografie storiche.

Un’esperienza che rimane

Il progetto Street Art EXPERIENCE non è stato solo un laboratorio artistico, ma una vera esperienza educativa a tutto tondo. Ha lasciato un’impronta visiva sui muri, ma soprattutto ha scolpito emozioni, legami e nuove consapevolezze dentro chi vi ha partecipato.

Non tutto va sul muro. Ma ciò che si scopre, si vive e si condivide… quello resta.” – Maximiliano Penido Montero

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